sabato 5 novembre 2016

"Kubo e la spada magica": un gioiello in stop-motion

di Silvia Sottile




Presentato in concorso ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, Kubo e la spada magica (titolo originale: Kubo and the two strings) è un piccolo gioiello in stop-motion diretto da Travis Knight e prodotto dallo studio di animazione Laika che già ha al suo attivo diversi capolavori tra cui La sposa cadavere (2005), Coraline e la porta magica (2009) e ParaNorman (2012), tutti candidati agli Oscar.



Kubo (doppiato in versione originale da Art Parkinson) è un ragazzino che vive nell’antico Giappone, in un piccolo villaggio in riva al mare, prendendosi cura della madre e guadagnandosi da vivere come cantastorie grazie al suo shamisen, uno strumento magico a tracolla in grado di dar vita ai suoi origami. Ultimo di una stirpe legata alla magia, deve nascondersi  dalla sua famiglia che lo insegue da tempo. Quando per errore richiama uno spirito antico in cerca di vendetta, Kubo è costretto a fuggire e ad affrontare un epico viaggio alla ricerca dell’armatura, dell’elmo e della spada del padre, aiutato da Scimmia (il premio Oscar Charlize Theron) e dall’insetto-samurai Scarabeo (il premio Oscar Matthew McConaughey).  Durante questa emozionante ed eroica avventura Kubo imparerà a conoscere i propri poteri magici e dovrà affrontare anche il temibile demone Re Luna (Ralph Fiennes) e le malefiche Gemelle (Rooney Mara), per scoprire finalmente la verità sulla propria famiglia. 



Quella che a prima vista si presenta come una classica storia di formazione (e a tutti gli effetti lo è) nasconde in realtà molto di più. Partendo da disegni, ambientazioni e simboli legati  alla tradizione giapponese e grazie ad un elevatissimo livello qualitativo dell’animazione in stop-motion (indescrivibile la poesia visiva degli origami che prendono vita), ci troviamo di fronte ad un racconto magico e commovente, una favola fantastica, ricca di emozioni legate alla famiglia, agli affetti, all’amore, ai valori in cui si crede, alla morte e ai ricordi. Proprio questi ultimi assumono un ruolo centrale ed evocativo, viene infatti sottolineata con delicatezza l’importanza dei ricordi, grazie ai quali le persone care che non ci sono più continuano a vivere in noi e nelle storie che raccontiamo, sopravvivendo dunque anche alla morte.


Lungi dall’essere cupo e oscuro, Kubo e la spada magica ha comunque una nota triste e malinconica, eppure è una pellicola meravigliosa, adatta sia ai bambini (dagli 8 anni in su) che agli adulti. 

Le emozionanti musiche originali del nostro Dario Marianelli (premio Oscar per la colonna sonora di Espiazione) che accompagnano le epiche avventure di Kubo e il suo percorso di formazione, aiutano ulteriormente a creare un’atmosfera eroica, fiabesca e commovente.


Kubo e la spada magica, al cinema dal 3 novembre, distribuito da Universal Pictures, è un film assolutamente da non perdere, un capolavoro che ci auguriamo ottenga un meritato riconoscimento la notte degli Oscar.



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